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  • Dott.ssa Valentina Bartolomei

LE VOSTRE DOMANDE: filofobia e innamoramento


Salve!

Volevo sapere di più sulla filofobia. Se una persona filofobica quando si innamora (perché nonostante le sue iniziali resistenze potrebbe succedere!???) cioè quando ha questa consapevolezza si allontana, si chiude, non comunica più con la persona verso cui nutre sentimenti. Se prova attrazione fisica, sessuale…ma soprattutto se quando si allontana smette di desiderare quella persona emotivamente, sessualmente oppure rimane ancora nei suoi pensieri nelle sue fantasie??? Grazie mille

S

Cara S,

con il termine filofobia si allude ad una paura anormale, ingiustificata e persistente di innamorarsi o di attaccarsi emotivamente. Il termine deriva dall’unione di due parole greche: ‘philo’ che significa amore e ‘phobia’ che significa paura. Si tratta infatti di una fobia specifica: l’amore spaventa, è vissuto come angosciante e minaccioso.

Questo tipo di disturbo può generare anche sintomi fisici come ad esempio nervosismo, vertigini, respiro corto, tremori, sudorazione, nausea o pianto. Nei casi più gravi può portare anche ad avere attacchi di panico veri e propri.

Nella maggior parte dei casi le persone filofobiche sono incapaci di sviluppare attaccamento affettivo verso qualcuno. Amare equivale a perdere il controllo sulle proprie emozioni e questo è vissuto come terrificante. Da un lato queste persone desiderano l’amore come qualsiasi essere umano, ma non sono in grado di lasciarsi andare poiché questo creerebbe un’angoscia molto forte. Nei casi lievi può capitare che la persona riesca ad instaurare un legame, seppur superficiale, con qualcuno ma i sintomi fobici compaiono nel momento in cui la relazione comincia a concretizzarsi generando una serie di comportamenti detti ‘di evitamento’ , come ad esempio smettere di rispondere al telefono o cercare scuse per non uscire con il partner.

Se la persona mette in atto questo tipo di comportamento vuol dire che l’altro è diventato a tutti gli effetti uno ‘stimolo fobico’, pertanto pensare al partner genera forte stress e si cerca di evitarlo.

È bene ricordare tuttavia che un compagno affettivamente non disponibile non è necessariamente filofobico. Sono molti i motivi che possono portare alla scelta di interrompere una relazione in maniera brusca o di non impegnarsi.

Per parlare di filofobia è necessario che siano presenti dei sintomi specifici e, qualora vi siano, è necessario l’aiuto di uno specialista che lavori sull’ansia e sui comportamenti di evitamento, indagando parallelamente le motivazioni che hanno determinato l’insorgenza di questo tipo di paura. Di fronte ad un partner filofobico l’unica cosa che si può fare purtroppo è lasciare spazio e tempo all'altro ma non è detto che questo sia sufficiente, senza contare che comporta un enorme frustrazione. In questi casi infatti è l’amore stesso a fare paura quindi è un circolo vizioso difficile da spezzare.

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