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  • Dott.ssa Valentina Bartolomei

LE VOSTRE DOMANDE: calo del desiderio


Buona giornata ho problemi sessuali sono 15 anni che sono sposato ho 50 anni. Sembra che non ho piu'uno stimolo . Premettendo che abito da mia suocera. Perché purtroppo non possiamo lasciarla sola. Purtroppo non ho mai accettato questa situazione. Adesso ho ansia e attacchi di panico frequenti. Vorrei risolvere questo problema per me ma soprattutto per mia moglie. Sono disperato perché pensa che non la voglio. Ma non è così. Buona giornata.

V.

Gentile V,

dopo 15 anni di matrimonio può considerarsi fisiologico un lieve calo del desiderio, soprattutto per le persone nella sua fascia d’età. Nella sua specifica situazione si aggiunge un ospite, non gradito, che complica ulteriormente la situazione generando in lei sentimenti negativi.

Quando uno dei due membri della coppia manifesta un calo del desiderio l’altro partner spesso si trova a sperimentare una forte insicurezza circa la sua attrattiva sessuale, pertanto è comprensibile che sua moglie si possa sentire in questo modo attribuendo la causa del suo mancato desiderio ad una propria ‘colpa’.

In realtà non ci sono colpe, non è colpevole chi vive un calo del desiderio come non è colpevole il partner che si sente rifiutato.

Quando si verificano questo tipo di situazione è fondamentale che la coppia riesca a mantenere sempre aperta la comunicazione. È molto importante infatti dire all'altro come ci si sente e cosa va stretto all'interno della vita di coppia cercando di ipotizzare assieme, quando possibile, delle soluzioni alternative che possano migliorare la situazione. Può rivelarsi utile, soprattutto in questo caso, ritagliarsi dei momenti di intimità al di fuori del proprio ambiente abituale in modo da poter passare del tempo assieme e riscoprire quello che si ama dell’altra persona. Questo non vuol dire necessariamente riprendere ad avere una vita sessuale attiva immediatamente ma semplicemente riscoprirsi, amarsi e ritrovare la vecchia complicità. Può essere utile stabilire un giorno a settimana per la coppia, in cui si fa qualcosa di piacevole per entrambi come andare al cinema, al ristorante o a fare una passeggiata. Ritagliandosi del tempo è possibile ritrovarsi e ricostruire la relazione che è stata, anche per via di fattori esterni, un po’ trascurata. Per avere qualche consiglio in più su come ravvivare la vita in camera da letto può leggere l’articolo ‘7 (+1) modi per ravvivare la sessualità di coppia’ scritto dalla dott.ssa Marchesi a questo link:

https://www.cuoresesso.com/single-post/2018/02/11/7-1-MODI-PER-RAVVIVARE-LA-SESSUALITA%E2%80%99-DI-COPPIA

In merito ai problemi di ansia, poiché riferisce attacchi di panico frequenti, potrebbe essere d’aiuto richiedere un aiuto specialistico come ad esempio il supporto psicologico o un percorso di psicoterapia. Qualora il problema di ansia sia grave è possibile farsi prescrivere un supporto farmacologico da parte di un medico psichiatra ma quest’ultima soluzione le permetterebbe di alleviare il sintomo senza lavorare effettivamente su ciò che la sua ansia rappresenta. L’ansia, e la paura, hanno infatti un ruolo adattivo, ci aiutano ad individuare eventuali minacce che arrivano dall'ambiente circostante. In altre parole, ci dicono che c’è qualcosa che non va. Spesso l’ansia si associa al bisogno di controllo, è molto più facile che insorgano questi disturbi infatti quando percepiamo di non avere ‘potere’ su ciò che ci circonda e questo determina un perenne stato d’allerta. L’ansia inoltre molto spesso è una difesa, una reazione, a qualcosa che fatichiamo ad accettare come una situazione non gradita e emozioni negative come rabbia, tristezza o paura. Può essere pertanto utile lavorare con uno specialista al fine di comprendere meglio i meccanismi sottostanti il suo malessere e lavorare sulle emozioni che ha dovuto ‘ingoiare’ per molto tempo.

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