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  • Dott.ssa Giulia Marchesi

LE ZONE EROGENE DELL'UOMO: SOLO IL PENE?


Solitamente si crede che per eccitare un uomo ci si debba concentrare unicamente sulla zona genitale.

Questo perché anch'essi per primi tendono a trascurare altre zone per arrivare subito al traguardo attraverso la masturbazione. Il glande infatti è la parte più sensibile poiché presenta un’elevata quantità di terminazioni nervose: nel dettaglio sia la corona che il frenulo sono estremamente sensibili. Ma in realtà, anche altre parti del corpo hanno un risvolto piacevole se stimolate.

Esistono infatti zone erogene secondarie da non sottovalutare, vediamo quali:

- Capezzoli: sono ricchi di terminazioni nervose; - Tutta la zona del torace, fino all'attaccatura del pene, può essere considerata erogena; - Mani (in particolare il palmo) e braccia (nel dettaglio, il gomito) possono essere particolarmente erotiche; - Pancia e inguine: sotto l’ombelico infatti si concentra il flusso sanguigno; - Collo, orecchie e nuca possono donare intenso piacere;

- Membrana del perineo: la parte tra ano e testicoli, se toccata in maniera decisa con le dita, durante la fellatio, può anche portare all’orgasmo (qui si troverebbe il cosiddetto Punto L); - Ano: nonostante sia una zona ricca di tabù e preoccupazioni, alcuni uomini provano piacere ad essere stuzzicati durante la penetrazione o il sesso orale.

Qui troviamo infatti il punto P, tra uretra e prostata. Questa zona può creare sensazioni molto forti che sembrerebbero addirittura portare all’orgasmo, senza stimolazione diretta del pene. Lo sfintere anale è inoltre ricco di terminazioni nervose.

Perciò come vedete, concentrarsi solamente sul pene è riduttivo quando si ha a disposizione un corpo intero con cui divertirsi!

Quindi, non resta che scatenarvi insieme al/alla partner per scoprire assieme nuovi stimoli, nuove sensazioni e posizioni! Come vi abbiamo già consigliato più volte, il sesso è anche sperimentare e giocare. Ricordiamoci però che ogni uomo è unico , così come le donne, e per questo le zone elencate sopra non è detto che provochino le stesse reazioni positive in tutti o che tutti si sentano pronti a sperimentare (questo vale soprattutto per la zona anale). È bene perciò ascoltarsi e rispettarsi reciprocamente, comunicando le zone che ci piace vengano toccate, stimolate, solleticate, sfiorate, baciate…

Questi suggerimenti possono essere utili anche in caso di disfunzioni sessuali, dovute magari ad ansia da prestazione: spostare l’attenzione dai genitali, togliendo loro tutto il peso di una buona performance sessuale, può aiutare ad allentare l’ansia e la preoccupazione. O più semplicemente questi consigli possono essere un buon modo per rompere la routine di una coppia consolidata e rendere gli incontri sessuali non un obbligo, ma un nuovo modo di scoprirsi l’un l’altro.

Immagine: tratta dal web

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