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  • Dott.ssa Giulia Marchesi

“Se Dio avesse voluto impedirci la masturbazione, ci avrebbe dato braccia più corte.” George Carlin


In molti ci domandano se masturbarsi troppo faccia male….sfatiamo allora qualche credenza!

Benchè nel passato, la masturbazione veniva considerata responsabile di varie patologie e condannata dal punto di vista morale (cosa che ha però strascichi anche nel presente innescando meccanismi di colpa), oggi l’autoerotismo è ben lontano dall’essere dannoso!

E’ infatti una pratica naturale, sia nei maschi che nelle femmine, e permette una maggior conoscenza e consapevolezza del proprio corpo, oltre a procurare piacere e ad essere importante nei rapporti a due.

Estremamente importante è anche la presenza di fantasie erotiche che accompagnano questa pratica.

E’ un’esperienza molto frequente nel periodo puberale, ma che può proseguire anche per tutta la vita.

Non esiste una cifra precisa per definire la masturbazione eccessiva, ma allo stesso tempo non esiste neppure una quantità ideale o corretta.

Ci si può masturbare per ricerca del piacere, per appagamento fisico, per una tensione sessuale, ma anche per semplice divertimento o per prendere sonno.

Essa ha infatti effetti benefici per la salute degli individui (non ha caso si celebra a maggio il mese internazionale dell’autoerotismo!).

Ma quando quest’esperienza sessuale fa scattare un campanello d’allarme?

- la persona è assillata dal disagio di non poter avere l’oggetto del desiderio ideale e la masturbazione diventa dipendente da un determinato tipo di situazione/persona/oggetto;

- la persona si isolarsi socialmente o sviluppa una disabilità nei rapporti sociali poiché la sua sessualità diventa ostaggio dall’attività masturbatoria;

- all’aumento della frequenza corrisponde una minore soddisfazione, ricercata senza successo e intrisa di rabbia e impazienza.

In questi casi è consigliabile un approfondimento tramite consulenza sessuologica con uno psicologo o psicoterapeuta.

Immagine: dal web

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