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  • Dott.ssa Giulia Marchesi

AIUTO, SONO IN RITARDO!!!


Si parla spesso di eiaculazione precoce, sottovalutando la situazione opposta: se l’eiaculazione arriva in ritardo cosa succede?

Il DSM V ci dice che l’eiaculazione ritardata è una disfunzione sessuale caratterizzata da un marcato ritardo dell’eiaculazione o, più raramente, da assenza di eiaculazione.

Ciò porta l’uomo ad avere difficoltà o totale incapacità a raggiungere l’orgasmo, e quindi eiaculare, nell’atto sessuale con la partner o durante la masturbazione, nonostante il desiderio sessuale e la capacità erettiva non siano compromessi.

Come già abbiamo detto per le altre disfunzioni sessuali, i sintomi devono essere protratti per un periodo minimo di sei mesi, inoltre è necessario capire se sia generalizzata o situazionale, permanente o acquisita.

La gravità dell’eiaculazione ritardata varia da uomo a uomo e va dall’inibizione dell’eiaculazione del tutto occasionale, fino ad un’inibizione tale per cui l'individuo non sperimenta mai l'orgasmo con il/la propria partner.

Questo disturbo, meno conosciuto e nominato rispetto all’eaiculazione precoce, può avere origini organiche (cause endocrinologiche, neurologiche, chirurgico-organiche, farmacologiche, alcool), o psicologiche (depressione, disagio di coppia, educazione sessuale rigida, omosessualità latente, traumi pregressi o non elaborati, conflitti intrapsichici, nevrosi d’ansia, psicosi, etc).

La causa psichica è in genere la più frequente: può indicare una difficoltà a vivere serenamente il rapporto con la/il partner o dipendere dall’ansia di perdere una parte di sé (lo sperma); spesso è correlato alla difficoltà a lasciarsi andare per la sensazione di perdere il controllo (associato al momento dell’orgasmo), in quanto un incontro intimo come quello sessuale, presuppone un totale abbandono e fiducia nell’altra persona, che nel momento di maggiore piacere si manifesta con un’apertura momentanea di ogni parte di se, compresa la mente.

Cosa comporta una problematica simile?

Le conseguenze di questa disfunzione si riflettono sull’individuo attraverso un’incapacità a lasciarsi trasportare dal piacere, ansia molto forte, sensi di colpa e di delusione, senso di inadeguatezza, frustrazione, difficoltà di concentrazione percettiva ed un soffocamento delle emozioni.

Tutto ciò si riflette anche nel rapporto con il/la partner che non si sente abbastanza desiderato/a o sessualmente attraente, oltre ad avere conseguenze fisiche a causa del prolungamento eccessivo dell’atto sessuale (perdita dell’eccitazione, lacerazioni varie… ).

È importante escludere eventuali cause organiche attraverso una visita andrologica ed una valutazione del perineo e rivolgersi successivamente da uno psicologo o psicoterapeuta per una consulenza sessuologica (individuale o di coppia) in modo tale da poter comprendere le cause psichiche o le azioni comportamentali disfunzionali che hanno consolidato la problematica.

Immagine: tratta dal web

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