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  • Dott.ssa Giulia Marchesi

SESSUALITA' 2.0


Negli ultimi anni stiamo assistendo a cambiamenti notevoli nella sfera della sessualità, dovuti anche all’avvento di internet.

Quest’ultimo sta rivoluzionando in maniera preoccupante le modalità con cui si vive e ci si rapporta al sesso, creando un mondo parallelo dove la realtà si confonde con la fantasia.

Ma questa tanto nominata Sessualità Virtuale perché è così ricercata?


  • È largamente accessibile (chiunque può connettersi al proprio pc o smartphone nell’intimità della propria camera)

  • è anonima (ci si possono creare infinite identità)

  • è un “luogo” dove trasgredire senza essere giudicati

  • non si contraggono malattie sessualmente trasmissibili

  • non si rischiano gravidanze indesiderate

  • si evitano ansie e paure

  • si evade dalla quotidianità e dalla monotonia

Ma esattamente in che cosa consiste la Sessualità Virtuale?

Dobbiamo distinguere a questo proposito due fenomeni simili ma allo stesso tempo con dinamiche opposte: il CyberPorn e il CyberSex.

Il primo prevede un utilizzo passivo del computer e della realtà virtuale poichè è assente completamente l’ aspetto interattivo, e perciò di confronto, con un'altra persona; non vengono condivise le proprie fantasie, anzi queste ultime non sono nemmeno presenti individualmente in quanto vengono sostituite da ciò che propone la pornografia, quindi la mente ha un ruolo passivo, non essendo libera di immaginare e di interagire.

Nel CyberSex invece l’individuo interagisce con un'altra persona e la fantasia è a due, anche se il soddisfacimento è comunque individuale, mancando di scambio vero e proprio.

In entrambi i casi, la sessualità perde il suo valore relazionale e di scambio.

Questo cosa comporta?

Con il CyberPorn si ha una forte componente di disinformazione, si vede come realtà qualcosa che è comunque recitazione, con una conseguente immagine distorta della sessualità; con il CyberSex i rischi collegati sono l’aumento delle difficoltà di confronto con gli altri, con conseguenti ansie da prestazione (sia relazionali che sessuali) ed un alto pericolo di incontrare persone non affidabili, dovuto proprio al potersi inventare senza difficoltà identità false.

Certamente, l’utilizzo di internet per trasgredire un po’ dal quotidiano può avere aspetti positivi, ma sembra che siano più gli effetti negativi e preoccupanti, vediamoli assieme.

Per quanto riguarda gli adolescenti, essi fanno un uso massiccio del web e proprio in questo periodo la loro formazione sessuale avviene spesso attraverso internet ( “sesso” è la IV parola più cercata).

Attraverso il mondo virtuale raccolgono informazioni non sempre corrette e sicuramente non adeguate alla loro età, creandosi idee molto spesso fantasiose di quello che è il rapporto sessuale, con conseguenti ansie da prestazione, dubbi sulla propria mascolinità (associata alle dimensioni del pene) o femminilità (associata ad un’esteriorità fatta di corpi perfetti) e poca chiarezza su ciò che deve essere alla base di un qualsiasi rapporto sessuale: il rispetto per il proprio corpo e per quello dell’altro.

Per quanto riguarda gli adulti, la componente di trasgressione è tra i motivi principali che portano alla ricerca di rapporti virtuali. L’utilizzo di chat e/o siti porno può però creare una vera e propria dipendenza, con conseguenze importanti sulla propria vita.

E’ necessario fare attenzione per non perdere il contatto con la realtà e con una sessualità che non è quella fredda, sterile, recitata dal web.

Il rischio, oltre a problemi nella vita sessuale, è quello di isolarsi in un mondo dove non è necessario confrontarsi con l’altro, dove si può evitare di mettere “a nudo“ la propria personalità (e le proprie fragilità) e dove non si è tenuti a mostrarsi per quello che si è… innescando così un circolo vizioso che porta al non essere più in grado di instaurare relazioni reali.

Immagine: tratta dal web

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